Noi e l’alta tecnologia
«Fino ad oggi gli uomini hanno interpretato il mondo, ora è tempo che pensino a cambiarlo». Questa è una battuta di un testo teatrale su Tommaso Campanella, di svariati anni fa, al quale presi parte da ‘scritturato’ come attore. Battuta che mi è prepotentemente tornata alla mente, riguardo alla tematica dell’articolo odierno. Con grande approssimazione, possiamo dire che il «fino ad oggi gli uomini hanno interpretato il mondo» allude a tutta la speculazione teologica e filosofica, nella quale il pensiero umano si è sviluppato. L’osservazione della natura e la ricerca della armonia del mondo, trovava il suo fulcro nella ricerca indefessa di tentare di capire, e quindi poter ‘interpretare’. A un certo punto gli strumenti dell’indagine teologica e filosofica non furono ritenuti più sufficienti. Si arrivò ben presto al desiderio di ‘cambiarlo’ il mondo. Questo tentativo fu supportato, nel corso del tempo da valide argomentazioni politiche e di giustizia sociale. Con l’irruzione, nel quotidiano di ognuno di noi, della tecnologia, agli albori dell’ottocento, fino ad arrivare all’alta tecnologia dei giorni nostri, tutto è radicalmente cambiato. – See more at: http://www.lindro.it/noi-e-lalta-tecnologia/#sthash.Y3dpaHOe.dpuf